Ricerca

 Due giornate per la scuola:

Valorizzare il merito e  formare competenze
Padova 12 – 13 marzo 2012
Epistemologia fenomenologica degli insegnanti
Sandra Chistolini
Università Roma Tre
 Abstract
 La Ricerca Prin 2007-2009 sulla relazione tra domanda ed offerta di competenze nella scuola secondaria presenta interessanti elementi conoscitivi tratti da quattro campioni scelti in modo ragionato: 3572 insegnanti e 219 studenti della scuola secondaria; 146 docenti dell’ultimo anno di attivazione della Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario (SSIS Lazio); 268 iscritti al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria appena usciti dalla scuola secondaria e che hanno già scelto l’insegnamento come professione. L’area di riferimento è quella urbana e periferica di Roma.
In Italia il dibattito culturale sulla qualificazione dell’insegnante della scuola secondaria comprende l’analisi delle competenze per preparare i giovani ad essere cittadini attivi nella società della conoscenza a fondamento democratico. La ricerca apre almeno tre interrogativi sulle strategie che cercano di coniugare il momento della formazione universitaria con il momento del tirocinio nella scuola.
La prima questione riguarda la natura dell’educazione e il ruolo dei docenti all’interno del più ampio sistema educativo che stenta a diventare europeo e che resta fondamentalmente di ispirazione idealista per l’area umanistica e di ispirazione pragmatista per l’area delle scienze fisico-naturali. La seconda questione riguarda la reazione degli insegnanti alle attese sociali di apprendimento eccellente e di perseguimento del merito degli studenti. Una terza questione riguarda il collegamento dell’insegnamento entro un quadro di comprensione internazionale del ruolo e dello status del docente.
La celebrazione dell’Unità d’Italia (1861-2011) è stato un momento di riflessione anche per delineare il futuro dell’Europa e del mondo, a partire dalla formazione dei docenti. Gli Stati democratici moderni riconoscono nel concetto di unità il fine tendenziale e lo strumento principale per il progresso socio-economico e per promuovere la pace nel mondo. Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale (Lisbona, Carta dei diritti fondamentali dell’UE 2007-2010) l’Europa pone la persona al centro della sua azione. Gli insegnanti sono il punto di forza di questo progetto che disegna una Europa aperta al mondo in continua trasformazione. Quello che viene affermato in linea di principio lo abbiamo esaminato in pratica con l’indagine quantitativa e qualitativa condotta in Italia sulla percezione delle competenze professionali dei docenti, in relazione al contesto scolastico e al rapporto intersoggettivo tra insegnante e alunno. Che cosa è importante insegnare? Quali metodi sono migliori? Quanto è curata la relazione con gli studenti? È adeguata la propria formazione? I risultati rilevano più stili di insegnamento e più modelli di scuola. Emergono nuovi interrogativi sul che cosa significa per i giovani insegnanti educare per costruire una società democratica e aperta (Dewey, Popper, Marcuse) e quale impegno pongono nella educazione alla cittadinanza attiva.
Questa voce è stata pubblicata in Ricerca. Contrassegna il permalink.